MEIC, Scuola Cattolica di Cultura e ISSR: convegno sull’Europa il 9, 10 e 11 maggio 2018

EuropaUn Convegno sull’Europa, organizzato dalla Scuola Cattolica di Cultura di Udine, dal Gruppo udinese del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC) e dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR),  si terrà nei giorni mercoledì 9 maggio, giovedì 10 maggio, venerdì 11 maggio 2018, presso il Centro Culturale “Paolino di Aquileia” (Udine, via Treppo 5B) alle ore 17.30.

Il giorno 9, il prof. Andrea Zannini, docente di Storia moderna presso l’Università degli Studi di Udine parlerà su "La sfida-Europa. Storia e memoria per la costruzione di un patrimonio condiviso".  Il giorno 10 il prof. Bruno Tellia docente di Sociologia industriale presso l’ Università di Udine parlerà su "Progetto europeo possibile". Infine venerdì 11 il noto teologo don Severino Dianich  parlerà su "La risorsa delle religioni per l’Europa".

La vecchia Europa soffre di un “inverno demografico” rispetto ad altri Paesi giovani, aperti al futuro, dai quali può venire una rigenerazione del vecchio Continente. Serpeggia una sfiducia fra i diversi membri dell’Unione, anche delusi per una eccessiva burocratizzazione che ha connotato le scelte: gli europei vogliono meno Europa e questo è il problema. Le paure difensive e una ripresa dei nazionalismi segna un declino dell’idea stessa di comunità sulla quale i Padri fondatori avevano radicato il sogno europeo: pare che questo sogno di comunità inclusiva in grado di valorizzare le differenze assumendole come patrimonio comune, si vada riducendo a un insieme di gruppi di interesse. Occorre invertire la rotta recuperando l’idea generativa che l’Europa è fatta di persone e non di numeri, di strutture e istituzioni. Come recentemente papa Francesco ha ricordato al Dialogo sul contributo cristiano al futuro del progetto europeo, promosso dalla Commissione degli episcopati della Comunità Europea, proprio il dialogo diventa la via del futuro d’Europa che sta vivendo un deficit di memoria, una sorta di “congedo dalla storia” riducendosi ad una concezione meramente economicistica e funzionalistica, per cui non ci sono cittadini, ma voti; non ci sono migranti, ma quote; non ci sono lavoratori, ma indicatori economici; non ci sono poveri, ma soglie di povertà …
Occorre ridare un’anima comunitaria all’esperienza europea diventando Europa di popoli, piuttosto che di mercati.  Ecco il motivo si questa iniziativa congiunta di Meic, Issr e Scuola Cattolica di Cultura.